Botto di fine anno per Patriciello e Frattura, la nuova coppia di assi della politica molisana. Dopo l’affermazione alle Primarie, il governatore si appresterebbe a nominare Giovanni Di Pilla direttore generale dell’Asrem. L’isernino succederebbe a Percopo nella guida dell’azienda sanitaria regionale. Ma chi è il nuovo boss della sanità molisana? Presto detto. Ha un curriculum di tutto rispetto. Inizia la sua carriera nel vecchio Pci di Isernia, percorrendone tutta la scala gerarchica.
Da iscritto a dirigente, finendo con l’essere eletto consigliere regionale. A metà degli anni ’90 la Regione era guidata dalla sinistra e proprio in quegli anni, Aldo Patriciello, mostrando un’intuizione geniale, nominò Giovanni Di Pilla al vertice del Neuromed.
Dopo qualche anno alla guida della struttura privata di Pozzilli, acquisita la qualificazione professionale necessaria, Di Pilla fu in grado di partecipare alle selezioni per la nomina degli amministratori delle Asl. Fu così che diventò amministratore della Asl di Agnone, conseguendo anche risultati soddisfacenti e mantenendo ottimi rapporti con l’allora governatore Michele Iorio. Ma Di Pilla puntava in alto e grazie ai suoi agganci nazionali con i Diesse, riuscì a fare il grande salto, venendo nominato dal governatore del Lazio, Marrazzo (quello famoso per la vicenda dei trans), al vertice della Asl di Tivoli. Un incarico cessato con la vittoria della Polverini, che rimosse tutti i vertici delle Asl nominati da Marrazzo.
Da allora Di Pilla è in attesa di un nuovo incarico. La vittoria della sinistra alle regionali del Molise gli ha dato il via libera. Ma, sotto, sotto, guardando ai rapporti reali di forza che si stanno instaurando nella politica molisana, si tratta di una vittoria per il duo sinistro-destrorso che ha in mano il pallino della Regione.
Da una parte Frattura, dall’altra Patriciello. Sono loro che comandano. Il primo alla luce del sole. È il governatore. L’altro nell’ombra: appoggiando Frattura alle Primarie, spingendo per l’assessorato al cognato, Vincenzo Cotugno, ottenendo un contentino momentaneo con Tamburro alla Protezione Civile e infine, facendo il botto con la nomina imminente di Giovanni Di Pilla al vertice dell’Asrem. Per carità, non è un uomo di Patriciello, ci mancherebbe altro, ha un curriculum spettacolare ma, all’eurodeputato, Di Pilla sta decisamente simpatico. Del resto la sua carriera nella sanità cominciò proprio grazie a lui. (Nicandro Zurlo)