L’imprenditore avrebbe rinunciato al terzo posto. Politiche, sono quattro i candidati venafrani.Da deputato in pectore ad escluso di lusso. In pochi giorni si è dunque consumata la parabola di Massimiliano Di Vito.L’imprenditore ed ex amministratore comunale venafrano era infatti stato designato quale vicecapolista di futuro e libertà per la Camera, ovvero solo dietro a Gianfranco Fini. Invece, presentata la lista , il suo nome non risulta, nemmeno quale terzo candidato.
Secondo indiscrezioni pare che Di Vito- declassato al terzo posto – abbia preferito rinunciare. Fatto sta che in città ormai tutti lo consideravano un aspirante onorevole con buone probabilità di farcela(e il diretto interessato non lo ha mai smentito) a conquistare un seggio a Montecitorio.
Quasi sicuramnete , l’aver rinunciato all’ultimo posto in lista non pregiudicherà la possibilità di Di Vito di presentarsi, sempre con fli, alle regionali.Tuttavia, i suoi fedelissimi ed i suoi elettori ormai erano convinti dell’ascesa a Roma. Tra novità e conferme, la città ha comunque espresso dei candidati per il Parlamento. In particolare , affollata sarà la truppa di aspiranti senatori: con Franco Valente ( Sinistra ecologie e libertà) ci sono anche Julia Iemma (Moderati in rivoluzione); per la Camera, invece, tra i venafrani in corsa c’è solo Giuditta Di Cristinzi (Scelta civica – Monti). Non sono escluse , seppure poco prevedibili, sorprese del’ultima ora con l’inserimento di candidati espressione del territorio da parte di quei (pochi) partiti che hanno atteso lo scadere dei termini per presentare le proprie liste.
Fonte: primopianomolise.it