VENAFRO. Nuovo pesante incubo per i lavoratori del Carsic. Tanto che hanno fissato una maxi assemblea per lunedì 13 ottobre alle ore 13, con la presenza di tutti i sindacalisti interni e regionali. L’assemblea si terrà presso la sede dell’Istituto, in corso Garibaldi. La ragione di questa nuova bomba è presto spiegata: la Regione Molise ieri ha erogato la retta dei mesi di giugno e luglio 2014, mentre la proprietà dell’Istituto risponde picche. I 105 lavoratori hanno ricevuto la magra promessa di ricevere in questi giorni ( tra oggi e domani) solo lo stipendio arretrato di giugno. E non ricevono neppure la rimanente parte del precedente mese di maggio, che la proprietà ha anticipato a tutti con 500 euro. Ed i due terzi che mancano, che fine fanno? “ Oltre al danno riceviamo la beffa– dichiara un lavoratore arrabbiatissimo che ci contatta in forma anonima- Noi siamo sempre più disperati ed abbandonati. Adesso abbiamo toccato di nuovo il fondo. Non ne possiamo più, in assemblea decideremo lo sciopero ad oltranza ed altre forme di lotta estreme. Non possiamo vivere e lavorare, con ben quattro mesi di stipendio arretrati. Chi paga le nostre bollette, i mutui e le tasse? Come facciamo a mangiare e sopravvivere con molti di noi che hanno figli e tutta la famiglia a carico?”. Una quindicina di giorni fa sembrava che il Carsic stesse uscendo dal tunnel nero delle crisi che lo tormenta da un paio d’anni. In un incontro alla Regione i lavoratori avevano ricevuto rassicurazioni, dall’assessorato regionale al lavoro, che la retta giornaliera per ricoverato sarebbe stata aggiornata agli aumenti Istat di questi ultimi anni. La retta per ricoverato è infatti bloccata, dal lontano anno 2005, a 109 euro. L’aumento è un atto dovuto ed imposto da una sentenza del Tar Molise, pena l’esecuzione coattiva tramite un commissario ad acta di nomina prefettizia. La scadenza esecutiva, fissata a novanta giorni della sentenza del luglio scorso, scade proprio il 10 ottobre. Cioè domani. Ma a tutt’oggi nessuna buona nuova è giunta dalla Regione Molise. L’Ente di palazzo Moffa ha solo normalmente erogato la retta di giugno e luglio, “mentre la proprietà– per tutti i lavoratori ormai fuori di senno- non ha neppure avuto il coraggio di pagare la parte rimanente di maggio. Con la promessa di erogare solo lo stipendio di giugno”. Nuova tensione riaccende uno stato già di per sé esplosivo. L’assistenza in Regione sta diventando sempre di più un caso nazionale, per tutte le gravi sfaccettare che presenta. Col Carsic, istituto venafrano che assiste i diversamente abili, che ha messo sul lastrico i suoi dipendenti, ormai senza più futuro e senza più alcuna certezza lavorativa. Lunedì la situazione potrebbe precipitare in via definitiva. A meno di un miracolo, da parte della Regione e della proprietà, a cui nessuno crede più. “ Adesso il potere politico regionale e locale deve muoversi e non venire solo a chiederci il voto, sotto elezioni, com’è già capitato in passato. Qui stanno rischiando tutti, nessuno escluso”- sono le amare parole di un Rsu ( rappresentante sindacale interno).
fonte: molise24